La pandemia da Covid ha colpito in modo durissimo imprese di tutti i settori. Non solo in termini economici, ma anche di assetto organizzativo, con la conseguenza che la formazione dello staff va aggiornata. A questo scopo nasce il Fondo Nuove Competenze.
Molte aziende sono state costrette a fare cambiamenti radicali in pochissimo tempo e hanno dovuto investire in formazione per assicurarsi che i dipendenti usassero gli strumenti a disposizione in maniera efficiente.
In compenso, la produzione ne è uscita rinnovata, con un approccio che si avvicina molto alla trasformazione digitale e al concetto di Impresa 4.0.
Molte tecnologie, infatti, sono state implementate per la prima volta. Si pensi a tutto ciò che riguarda lo smart working: piattaforme di comunicazione, condivisione dei file, registri attività e molto altro.
E sono state le aziende stesse a farsi carico della formazione, pagando i consulenti e i dipendenti e continuando a versare i contributi.
Il Fondo Nuove Competenze, però, può permettere alla tua azienda di recuperare tali costi.
Cos’è il Fondo Nuove Competenze
Si tratta di uno strumento finanziario atto ad aiutare le aziende che hanno subito gli effetti del Covid ed è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dallo Stato e rientra nel filone degli interventi decisi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo significa che si tratta di finanziamenti che arrivano prevalentemente dalla fetta di aiuti finanziari del Recovery Fund destinata al nostro Paese.
Le finalità di questo bando sono il sostegno alle imprese che a causa di mutate esigenze organizzative hanno dovuto cambiare il proprio orario di lavoro e di conseguenza gli accordi collettivi con i sindacati e altri soggetti a tutela dei dipendenti e anche l’acquisizione di nuove competenze che il lavoratore può integrare sul suo curriculum al fine di trovare una nuova occupazione.
Gli accordi collettivi in questione devono essere quelli sottoscritti entro il 31 dicembre 2020 e devono prevedere una rimodulazione dell’orario di lavoro in base ai progetti formativi seguiti dall’azienda.
In parole più semplici, se l’azienda ha dovuto modificare l’orario di lavoro per consentire ai dipendenti di usare una parte del proprio monte ore per formarsi, allora si rientra nei requisiti richiesti dal Fondo Nuove Competenze.
L’erogazione dei fondi
Come quasi tutti i finanziamenti alle imprese riconducibili al Recovery Fund, anche il Fondo Nuove Competenze è a fondo perduto ed è gestito dall’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), che sarà quindi l’ente a cui le aziende dovranno presentare l’istanza.
Al momento in cui scriviamo non viene specificato un limite di erogazione, ma viene dichiarato un limite massimo di 250 ore per lavoratore destinate allo sviluppo delle competenze.
Inoltre, bisogna dimostrare che ci sia corrispondenza tra le esigenze dell’azienda e la formazione offerta ai propri dipendenti. Infine, come accennato poc’anzi, le competenze acquisite devono essere spendibili sul curriculum del lavoratore, ovvero le competenze acquisite devono arricchire il suo profilo professionale e incrementare le possibilità di trovare un altro impiego.
Il Fondo Nuove Competenze rimborserà all’azienda il costo delle ore di lavoro destinate alla formazione, di qualsiasi tipo essa sia: corsi da frequentare, percorsi di affiancamento all’interno della compagnia, ecc.
Inoltre, anche i contributi previdenziali e assistenziali saranno rimborsati, arrivando così a una riduzione dei costi pressoché totale.
Infine, vale la pena segnalare che è possibile ottenere un anticipo del contributo ottenuto fino al 70%. Il saldo viene invece erogato nei 40 giorni successivi alla conclusione delle attività formative.
Come richiedere
Se questo bando ti interessa e ritieni di rientrare nei requisiti richiesti, visita la nostra pagina sui bandi Impresa 4.0 e compila il modulo inserendo nel testo del messaggio “Fondo Nuove Competenze”.